Saremo veramente fratello e sorella?

Nummesomigghiappènniente

Non lo so, la questione è spinosa, soprattutto in quanto viene messa in dubbio l'onorabilità di mi madre.... mia madre..................... eccomi di nuovo, dicevo: forse è emersa una prova che in fondo in fondo siamo veramente fratello e sorella e risiede in questa foto in cui le nostre espressioni sono vagamente simili, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
A parte questa buffonata iniziale, quelle due ore di mare la domenica pomeriggio nella Terronia insulare sono state rigeneranti, anche se ribadisco che qui il mare è sicuramente migliore (sto cazzo!).

Un grosso saluto a tutti i parenti e amici rivisti in questi giorni ed un particolare "vaffanculo" a Tio che ha portato anche me a credere che Rafcos fosse andato al Billionaire o come cacchio si scrive. Ma dico io, cazzarola, come ho fatto a non pensare che se lo dice Tio deve essere per forza una stronzata! Io l'avevo capito che era una minchiata e gliel'ho pure detto a quel testina, invece lui mi viene a dire che è vero e che ha sentito Raffaele da Porto Cervo e che è uno stronzo perchè è venuto in Sardegna e non è venuto a trovarci. Poi mi spiega che gli inviti glieli ha procurati l'amico, che non so cosa costava 45 euro, che Azuz era lì con Lele Mora e che avrebbe partecipato alla prossima Isola dei Famosi.... e lo vedevo così convinto che alla fine ci ho creduto.
Quando me le cerco me le cerco. Questi due mesi nel profondo nord mi avevano fatto dimenticare che se lo dice e ci crede Tio è al 99% una minchiata.
Comunque, a parte questo doveroso sfogo, vi debbo purtroppo annunziare che gli aggiornamenti a questo blog si faranno molto più raramente in quanto il nuovo appartamento in cui mi trasferirò questo fine settimana è sprovvisto di connessione, per cui i miei numerosi ed affezionati utenti saranno in parte privati del loro spazio di buon umore e di riflessione intellettuale, mentre i blog concorrenti di Tio e Rafcos potranno tirare un sospiro di sollievo per l'affievolirsi della mia pericolosa concorrenza.
Così è la vita, cosa ci vogliamo fare? Anche le mie bellissime poesie si faranno più rare, ma per questo forse ancor più bramose e bramate, cari i miei visitatori sensibili alle profonde pulsioni umane. Quella di oggi, in visione della fine, è un po' più triste delle altre, ma trasuda speranza e ammore per tutti voi (tranne che per quel cugliò di Tio).

Làtrine di commozione

L'impermeabile si è rotto,
ma io non sono cotto;
l'ultima cena a base di pizza,
mi ha lasciato un po' di stizza.
Non son finito in barella,
ma ho viaggiato con la cagarella.
Elio, Marianna, Ilaria e Patrizia
mi salutarono con letizia.
Rafcos era a billioner
e a Tio la mandai a cagher.
Questo mio gentile invito
verso me fu rispedito
e pensando a un cane morto,
inquinai l'aeroporto.
In preda a dolori atroci,
le mie terga emettevan voci.
Il legame alla terra natia
ivi lasciò come una scia;
potrà sembrar color mattone
e invece era marrone.
E' il retaggio di una Dea
che si fa chiamar DeaRea.
Un olfatto sensibìle
produrrebbe un po' di bile,
ma voi tutti che amate
sicuramente lo apprezzate.
Ora sono un po' svuotato
e vi chiedo il commiato,
con quest'ultimo permesso
mi risiedo sul mio cesso.