Ad una settimana dal lieto evento è giunto il momento di pubblicare qualche foto e di raccontare della cerimonia che ha avuto per protagonisti i cuginen della Terronia del nord, Giulia und Matteo, i quali sono convolati a giuste (per Matteo, ma non per Giulia) nozze.
Dopo una commovente cerimonia nella chiesa di Merate siamo stati condotti in un caratteristico ristorante tipico della Terrnoia del nord, da cui si godeva di un suggestivo panorama sul fiume Adda. Il pranzo è stato caratterizzato da qualità e quantità di portate alternativamente sarde e padane; anche il menu era in tre lingue (anzi due lingue, sardo e italiano, e un dialetto, il lombardo).
In quel festoso giorno ho avuto la conferma (ma le prove empiriche erano già, sin dalla nostra infanzia, schiaccianti) che la peculiarità tempo fa (il 15 giugno 2007 per la precisione) da me evidenziata con la mia prima composizione poetica al cuginen dedicata, non era solo un esternarsi di mie soggettive considerazioni, bensì era l'espressione artistica di ciò che chiunque conosca il Fiustellen sa: Egli ha il dono del tuono chimico! Gli amici infatti hanno confezionato delle simpatiche magliette sulle quali erano impresse le caricature di ognuno di loro con tanto di nome indiano: quella di Giulia portava scritto sopra "Naso imponente" (seppur a mio parere quello di Matteo lo sia di più, ma dovevano pur attaccarsi a qualcosa per attribuire un giocoso nome indiano a quella gentile e sprovveduta, vista la scelta, pulzella); a Matteo invece, udite udite, hanno affibbiato il nome di "Pancia che tuona".
Gli amici della banda hanno suonato quasi ininterrottamente per ore ed ore (ed io mi sogno ancora quello che suonava la tuba, il cui suono mi perseguiterà per tutta la vita) ed a più riprese intonavano l'Ein Prosit!
Ora i novelli sposi se la stanno spassando negli USA... bisogna ammettere che si stanno facendo un viaggio di nozze con i fiocchi, per non dire controcazzi (ma è il termine che meglio lo definisce).
Heil Zazen!
P.A. Come al solito non riesco ad allegare le foto, ma vi renderò visibile il link all'album qui a fianco. Tschuss
Dopo una commovente cerimonia nella chiesa di Merate siamo stati condotti in un caratteristico ristorante tipico della Terrnoia del nord, da cui si godeva di un suggestivo panorama sul fiume Adda. Il pranzo è stato caratterizzato da qualità e quantità di portate alternativamente sarde e padane; anche il menu era in tre lingue (anzi due lingue, sardo e italiano, e un dialetto, il lombardo).
In quel festoso giorno ho avuto la conferma (ma le prove empiriche erano già, sin dalla nostra infanzia, schiaccianti) che la peculiarità tempo fa (il 15 giugno 2007 per la precisione) da me evidenziata con la mia prima composizione poetica al cuginen dedicata, non era solo un esternarsi di mie soggettive considerazioni, bensì era l'espressione artistica di ciò che chiunque conosca il Fiustellen sa: Egli ha il dono del tuono chimico! Gli amici infatti hanno confezionato delle simpatiche magliette sulle quali erano impresse le caricature di ognuno di loro con tanto di nome indiano: quella di Giulia portava scritto sopra "Naso imponente" (seppur a mio parere quello di Matteo lo sia di più, ma dovevano pur attaccarsi a qualcosa per attribuire un giocoso nome indiano a quella gentile e sprovveduta, vista la scelta, pulzella); a Matteo invece, udite udite, hanno affibbiato il nome di "Pancia che tuona".
Gli amici della banda hanno suonato quasi ininterrottamente per ore ed ore (ed io mi sogno ancora quello che suonava la tuba, il cui suono mi perseguiterà per tutta la vita) ed a più riprese intonavano l'Ein Prosit!
Ora i novelli sposi se la stanno spassando negli USA... bisogna ammettere che si stanno facendo un viaggio di nozze con i fiocchi, per non dire controcazzi (ma è il termine che meglio lo definisce).
Heil Zazen!
P.A. Come al solito non riesco ad allegare le foto, ma vi renderò visibile il link all'album qui a fianco. Tschuss